Seleziona la tua lingua

Ishtar la Stella (di C. Lanzi)

Ishtar la stella
Il recente libro di Pietro Mander per le edizioni Ester

1279 Ishtar copertina1Il testo è fondamentalmente dedicato ai metamorfici “aspetti” del femminile in tutte le sue valenze, così come viene man mano riscoperto anche dai non “addetti ai lavori”, attraverso la traduzione sempre più approfondita della complessa cultura religiosa sumerico-accadica.
Inana (o Inanna) e Ishtar sono due nomi all’interno del pantheon mesopotamico, in cui appare questo travolgente principio femminile che, pur non essendo gerarchicamente ai vertici della cosmogonia sumerica, dilaga in modo impressionante dal mondo degli Dei a quello degli uomini e viceversa, avallando o minando il potere degli stessi sovrani.
Il testo del prof. Mander ha uno scopo dichiaratamente divulgativo ma ciò non inficia minimamente sia il livello scientifico che la imponente massa di riferimenti testuali ai principali cultori d’assirologia.
Il lavoro ruota intorno alla “epopea” di Inanna e a quella degli Dei e degli Eroi che si trovano in un modo o in un altro coinvolti dal suo “viaggio”. Con grande scrupolo e a dire il vero con grande utilità per il lettore, Mander inizia immediatamente con la relazione tra Inanna e il pianeta Venere riferendosi esplicitamente alle analisi di De Santillana sul famoso pentagramma associato ai cicli delle sue levate eliache. Ovviamente il rapporto con altri nomi quali Astarte, Venere, Venus ecc, viene dettagliatamente esaminato attraverso gli stessi caratteri cuneiformi che individuano i il nome della Dea.
La cosa risulta estremamente utile perché spiega, anche al profani, alcune caratteristiche sull’uso di tali incisioni che appaiono nella loro incredibile duttilità (anche se  per noi di estrema difficoltà nel tradurli).
Si tratta poi di spiegare il “perché” della discesa di Inana agli inferi e Mander confronta questo periglioso cammino con quello di tanti eroi e Dei, non solo del bacino mediterraneo ma di tradizioni eterogenee. Una delle tante chiavi della catabasi di Inana è la “spoliazione” che dovrà subire durante la discesa agli inferi: ad ogni porta perderà parte del suo preziosissimo abbigliamento fino a restare completamente nuda dopo aver attraversato le 7 porte (numero ovviamente non casuale).
IL periglioso viaggio diventa indispensabile nella vita di ogni Eroe alla ricerca della verità, della giustizia o di se stesso e il problema, come accade per tutti gli eroi che bussano alle porte dell’Ade è sia di essere accettati sia…di poter uscire nuovamente a riveder le stelle. La cosa diventa ancora teologicamente più complessa se si tratta di una Dea e non di un "semplice" Eroe 
Nella descrizione dei vari rituali (esposti con le loro differenze tra versioni sumeriche e versioni accadiche) appaiono aspetti che hanno affascinato i cultori d’ermetismo europei, da Wirth a Guénon e a tanti altri. E nel par 2.1:3 Mander fornisce alcune versioni, da quella naturistica legata ai cicli stagionali (ricordando ovviamente Frazer ) a quella dell’altro grande assirologo Simo Parpola dove il viaggio di Ishtar accoglie favorevolmente la filosofia gnostica e perfino la mistica ebraica e il neoplatonismo.
Invece il vero Dio che muore e risorge è Dumuzi e nel cap III Mander si sofferma sui canti di corteggiamento, i canti d’amore, i canti di matrimonio e poi i canti di morte connessi a questa unione e a questa separazione.
Infine appare la vendetta di Inana e la comparsa di altri miti come quello di Enki-Ea, demiurgo, dio della sapienza e della magia che soccorre Inana e la aiuta nella anabasi (altrettanto interessante e connessa alla riappropriazione degli ornamenti e delle vesti.
Ovviamente un capitolo a se è dedicato a Gilgamesh e Inana. La storia di questo re-eroe-semidio alla ricerca della immortalità è abbastanza nota ma Mander ce ne fornisce riassuntivamente alcune versioni contrastanti e affascinanti. In queste storie la funzione di Inana è di seduttrice ma è una seduzione che non ottiene i risultati sperati. Dal rifiuto di Gilgamesh nasce, come noto, la parte più significativa dell’epopea nella quale Enkidu, l'amico di Ghilgamesh, resterà negli inferi.
A proposito di seduzione Mander rileva come uno degli elementi che ha intrigato moltissimo la ricerca in questo secolo è l’aspetto potentemente sessuale di Inana che appare sopratutto negli inni accadici famosi, in alcuni ambienti, per le strofe d’ amore, per i “legamenti” e gli innumerevoli aspetti magico rituali.
Mander affronta il “problema” sessuale visto anche in chiave moderna e inizia dalla imbarazzantie ierodulia ovvero dalla cosiddetta prostituzione sacra. E’ questo un elemento che coinvolge tutti gli studiosi di culture antiche, da quella relative alla prostituzione egizia in onore di Bastet ed Iside, a quella greca con le Menadi e Dioniso, a quella, appunto assira. E ovviamente entriamo anche nel tema della omosessualità e delle varie manifestazioni connesse al potere del re e infine a come l’eros possa fare spesso da specchio deformante o da lente di ingrandimento su miti e riti arcaici.
Un’ultima parte è dedicata alla vera e propria riscoperta di Ishtar in ambito femminista, sia per la doppia veste che assume la dea a seconda delle necessità, sia per la sua attitudine ad attraversare il pantheon maschile sempre a testa alta.
Sono 450 pagine di testo che si leggono velocemente e lasciano, come aspira del resto lo stesso Autore, la voglia di approfondire e di conoscere meglio questa straordinaria presenza femminile nel mondo religioso forse più arcaico che si possa indagare. Infatti, ai 3000 anni a.C. (che è già un numero ragguardevole) a cui si fa risalire la invenzione della scrittura si affacciano improvvisamente le nuove scoperte archeologiche che propongono di spostare i prodromi di una civiltà organizzata a 9500 anni a.C. nella valle tra il Tigri e l’Eufrate
E si apre un nuovo mondo di scoperte e ricerche e probabilmente una rivoluzione nella interpretazione dei culti più arcaici.

Claudio Lanzi

Articoli simili

Image

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sui nostri eventi!

Iscrivendomi alla Newsletter Accetto i Termini di utilizzo e l'Informativa sulla privacy e dichiaro di aver letto l'informativa richiesta ai sensi dell'articolo 13 del GDPR.

Mappa